Ha senso fare un’analisi biomeccanica per pedalare sui rulli?

Credo la maggior parte dei ciclisti risponderà di no, ma perchè?

Forse perchè si tende a pensare ai rulli come ad un “ripiego momentaneo” senza però prendere in considerazione diversi fattori.

Il lockdown di marzo e le successive limitazioni di quest’inverno hanno avvicinato molti ciclisti ai rulli.

Inoltre le numerose piattaforme interattive come Szwift, Rouvy, Bkool ecc hanno reso molto divertenti quelle che prima erano considerate delle noiose pedalate, consentendo di allenarsi veramente bene restando in casa.

La pedalata sui rulli però è DIVERSA da quella su strada.

Qui sta il fulcro del mio ragionamento.

Sono stati effettuati diversi studi su gruppi di ciclisti –  “Laboratory versus outdoor cycling conditions: differences in pedaling biomechanics” (Journal of Applied Biomechanics, 2007) e The Effect of Turbo Trainer Cycling on Pedalling Technique and Cycling Efficiency” (International Journal of Sport Medicine, 2014) .

Da questi studi è emerso che la differenza tra pedalare su strada e pedalare sui rulli è tangibile.

I ciclisti percepivano un maggiore sforzo su cicloergometro che su strada, ma soprattutto pedalare sui rulli altera il reclutamento dei muscoli in pedalata con conseguente riduzione di efficienza nei punti morti della pedalata.

A livello di biomeccanica invece è da evidenziare che pedalare sui rulli può far insorgere problemi, soprattutto a carico delle ginocchia, perchè la pedalata sui rulli si stima che sia 1,5 volte più intensa della pedalata su strada.

Questo comporta un maggiore sforzo fisico e un sovraccarico articolare.

Inoltre molti ciclisti sui rulli utilizzano una bici “muletto” diversa da quella che utilizzano normalmente su strada e a questo punto, visto il sovraccarico articolare e vista la mia esperienza, anche personale, di problemi da sovraccarico mi chiedo:

perchè non fare una valutazione biomeccanica della posizione sulla bici utilizzata sui rulli.

Il maggior carico articolare lo avverto personalmente ogni volta che “gareggio” su Rouvy oppure quando faccio allenamenti intensi sui rulli.

Perciò ritengo molto importante, visto l’aumentare delle sessioni di pedalate sui rulli, effettuare una valutazione biomeccanica sulla bicicletta che si utilizza sui rulli per evitare problemi legati a sovraccarichi, soprattutto a livello delle ginocchia.

Non sottovalutare la posizione che assumi quando pedali sui rulli e non esagerare con la durata delle sessioni. Queste dovrebbero durare 60-90 minuti…non fare come me che mi faccio anche il Sellaronda su Rouvy :-D.

credit foto di copertina sito Solosalita


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